
Nel 2014 non mancheranno certo le soluzioni tecniche per difendere le colture da patogeni, insetti e malerbe. Le
novità assolute sono però poche, specialmente se si parla di sostanze attive. Le crescenti difficoltà registrative incontrate dalle società stanno mostrando i loro primi effetti e così il fronte di sviluppo si sta sempre più spostando verso
nuove formulazioni, nuove
miscele e prodotti a basso livello di problematicità, come per esempio alcuni
sali inorganici.
L'anno passato furono 25 le novità presentate a Bologna nel corso del convegno "Prodotti fitosanitari: le novità 2103", organizzato dal
Servizio fitosanitario emiliano-romagnolo. Stesso evento, un anno dopo, e le novità son scese a venti, di cui 12 fungicidi, cinque insetticidi e solo tre erbicidi.
Giunto così alla
nona edizione, l'incontro ha comunque contato sulla presenza di oltre
300 operatori professionali, come pure dei tecnici delle maggiori società di agrochimica, ognuna delle quali ha presentato le proprie novità tecniche di rilievo per la campagna 2014.
Per gli approfondimenti su ciascun prodotto è possibile inoltre scaricare i documenti in pdf che la
Regione Emilia Romagna ha messo a disposizione sul proprio sito (
clicca qui per scaricare le presentazioni in pdf)
Fra i
fungicidi la novità che forse ha più colpito la platea è un
Twin Pack "non classificato", vocato al controllo della
peronospora e che porta il nome di
Enervin Pro, di
Basf. Alla già nota
ametoctradina, già presente sul mercato nelle miscele con dimetomorf e metiram, è stato infatti affiancato il
fosfonato di potassio, le cui qualità sistemiche risultano assolutamente complementari alla cerodinamicità di ametoctradina, la quale ha invece nell'elevata affinità per le cere la propria caratteristica fisico-chimica più saliente (
Leggi l'intervista a Ilaria Ferri, Technical Crop Manager vite di Basf).
Oidio e botrite vedono invece l'arrivo di un prodotto dalle caratteristiche naturali, come il
bicarbonato di potassio. Commercializzato da
Scam e da
Certis Europe porta i nomi commerciali rispettivamente di
Armicarb 85 e
Karma 85. Grazie alla sua azione di disidratazione delle ife e delle spore esercita un buon controllo sui patogeni, alleggerendo al contempo il profilo residuale delle colture. Il bicarbonato di potassio va infatti posizionato preferenzialmente nei trattamenti di chiusura dei programmi antioidici e antibotritici.
Dynali di
Syngenta apre invece la serie dei prodotti basati su miscele innovative (
Leggi l'intervista a Mauro Coatti, Responsabile sviluppo di Syngenta Italia). Cyflufenamid, l'antioidico alla base del già noto
Cidely, viene ora proposto in miscela con difenoconazolo, ampliando la propria efficacia su
oidio e andando a coprire anche il
Black-Rot, malattia emergente in diversi areali italiani. Alla proposta di Syngenta
Bayer CropScience risponde con
Luna Experience, registrato a fine 2013, a base di f
luopiram e tebuconazolo. Antiodico per la vite, può essere applicato anche su pomacee contro la ticchiolatura e per controllare le monilie delle drupacee.
Tebuconazolo è peraltro molecola adottata anche in altre miscele, come
Vineto di
Makhteshim Agan, nel quale è miscelato con bupirimate ed è vocato al controllo dell'oidio della vite (
leggi l'intervista a Marcò Aliquò portfolio manager di Makhteshim Agan Italia), e in tre miscele per i cereali. La prima porta il nome di
Sakura, è targata
Sumitomo Chemical e vede il tebuconazolo miscelato con il bromuconazolo. Due invece i prodotti di Bayer, ove il triazolo è miscelato con bixafen, ovvero
Zantara e
Aficionado.
Il problema di queste miscele, tutte caratterizzate da elevata efficacia e ampio spettro d'azione, è rappresentato dalla
frase di rischio R63 che ha rimediato tebuconazolo. Ciò pone al momento queste miscele al di fuori dei requisiti desiderati dai redattori dei disciplinari regionali di Lotta integrata, i quali questa frase di rischio proprio non la gradiscono affatto.
Medesimo destino, la R63, è patito da
mancozeb, storico ditiocarbammato il quale, in barba a ogni pressione normativa, continua ad ampliare l'etichetta di impiego sia per quanto riguarda le colture, sia per le patologie (
leggi l'intervista a Gianluca Vandini, responsabile ricerca e sviluppo di Cerexagri Italia.). La sua frase di rischio penalizza però anche le miscele che lo contemplino, come per esempio
Valis M, di cui
Belchim Crop Protection ha acquisito la distribuzione.
Non che
folpet stia molto meglio, per lo meno agli occhi degli Enti ufficiali, i quali di questa sostanza attiva pare proprio non ne vogliano nemmeno sentir parlare.
Molto meglio se la cava
bentiavalicarb, posto da
Cerexagri in miscela con il proprio
solfato tribasico di rame.
Vintage C Disperss, pur essendo anch'esso classificato Xn, non presenta frasi di rischio "imbarazzanti" quanto a tossicità di lungo periodo, quindi si può trovare serenamente nell'elenco dei disciplinari regionali. Stesso discorso vale per
Vivando di Basf, a base di
metrafenone. Antiodico non classificato, vede i propri usi ampliarsi su alcune orticole di pregio fra cucurbitacee e solanacee.
Infine un prodotto di tipo naturale, adatto alla cura del
Mal dell'Esca. Già presentato nella scorsa edizione dell'incontro tecnico,
Remedier è un formulato a base di
Trichoderma asperellum (=harzianum) e di
Trichoderma gamsii (=viride),
Remedier è una registrazione di
Isagro spa e si propone normalmente contro i marciumi radicali e del colletto nelle colture orticole. Ha ottenuto però anche un'estensione contro il Mal dell'Esca della vite, sulla quale si applica fra metà marzo e inizio aprile alla dose di un chilo per ettaro, distribuito con circa 400 l/ha di acqua.
Meno nutrita, come detto, la
schiera degli insetticidi, ove fra i cinque prodotti presentati ben tre sono di tipo naturale. Il primo, da Scam, è un nuovo ceppo del virus della granulosi della carpocapsa e porta il nome commerciale di
Carpovirusine Evo2. Il secondo è invece un formulato a base di
Paecilomyces fumosoroseus, microrganismo che controlla le mosche bianche in serra ed è commercializzato da
Sumitomo Chemical con il nome di
Futureco Nofly WP. Il terzo è invece un
estratto d'aglio da utilizzarsi nel controllo dei nematodi del terreno ed è commercializzato dalla Divisione Biogard di Cbc Europe.
Tutto sommato, anche il quarto prodotto può essere considerato di derivazione naturale, dato che trattasi di un'esca proteica a base di
spinosad, una molecola estratta da colture di microrganismi e quindi da considerarsi naturale a tutti gli effetti.
Spintor Fly, di
Dow Agroscience, è vocato al controllo della mosca delle ciliege.
Il quinto insetticida in scaletta è invece un piretroide.
Ercole, di
Sipcam, è infatti il nuovo geoinsetticida granulare a base di
lambda cialotrina.
Ultimi ma non ultimi, gli erbicidi. Anche in questo caso, in realtà, si parla o di riformulazioni o di grandi ritorni, come per esempio quello di
triallate, graminicida di
Gowan Italia per il diserbo dei cereali commercializzato con il nome di
Avadex Factor. Sempre il post-emergenza cereali nel mirino, questa volta di Dow Agroscience con
Columbus, miscela composta da clopiralid, florasulam e fluroxipir.
Infine,
Piramax EC, erbicida spollonante di Certis Europe a base di pyraflufen etile.
Oltre 300 convenuti per la nona edizione dell'incontro tecnico voluto dalla Regione Emilia Romagna