Pythium oligandrum è un fungo
micoparassita appartenente alla famiglia degli oomiceti ed è presente naturalmente nel suolo. Una volta applicato penetra nei tessuti dei funghi dannosi e tramite la produzione di
enzimi idrolitici provoca la decomposizione delle cellule dell'ospite. In tal modo si procura il
nutrimento necessario alla propria crescita. In seguito colonizza il terreno, i tessuti vegetali e le radici delle colture, togliendo spazio vitale a differenti funghi patogeni.
Inoltre, durante il suo sviluppo produce metaboliti che stimolano la produzione di
barriere biochimiche e morfologiche nei tessuti vegetali, di ausilio al contenimento degli attacchi delle crittogame. Gli stessi metaboliti concorrono alla produzione di
sostanze stimolanti a livello dell'apparato radicale e parte aerea della pianta.
Il
ceppo M1 del fungo, utilizzato in agricoltura, è stato derivato da un ceppo selvatico di
Pythium oligandrum, isolato dal suolo. Parassitizza venti diversi generi di funghi patogeni di interesse agrario, fra i quali ricadono per esempio
Botrytis spp e
Sclerotinia spp.
In commercio risulta un solo formulato presente, ovvero
Polyversum, una polvere bagnabile distribuita da
Gowan Italia e inserita anche in
agricoltura biologica.
Corposa appare l'etichetta quanto a impieghi, comprendendo la vite, da tavola e da vino, fragola, orticole e ornamentali. I suoli target sono essenzialmente
la botrite e il marciume del colletto.
Dal punto di vista degli impieghi, il prodotto va dosato a
200 - 300 grammi per ettaro, effettuando 3 - 4 trattamenti per stagione, fino a ridosso della raccolta, dato che non prevede alcun intervallo di sicurezza.