
Vite e olivo, le colture più importanti in
Puglia. Sono loro le protagoniste di due incontri volti a comunicare gli
strumenti innovativi e le
progettualità per una
gestione moderna e sostenibile di vigneti e oliveti alle aziende.
Nel 2021 si tiene, infatti, la
nona edizione di "Vigna & Olivo"; un evento diventato ormai punto di riferimento delle due filiere pugliesi. La giornata del
26 febbraio 2021, moderata da
Gianluca Chieppa del Consiglio dell'ordine dei dottori agronomi e dottori forestali provincia di Bari e da
Cristiano Spadoni di
Image Line, è stata dedicata interamente alla vite e sono stati affrontati i seguenti
temi:
- biologia e controllo delle tignole della vite;
- innovazione e sostenibilità nel controllo dei parassiti e delle malattie della vite;
- novità per una corretta fertilizzazione del vigneto.
L'evento online è organizzato dall'associazione
Vento di maestrale con la coorganizzazione e il patrocinio dell'
Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della provincia di Bari, dal
Collegio dei periti agrari e dei periti agrari laureati di Barletta-Andria-Trani, dall'
Associazione regionale pugliese tecnici e ricercatori in agricoltura (Arptra), dall'
Associazione italiana per la protezione delle piante (Aipp), dalla
Rete Gas Puglia e dai
Gruppi di acquisto solidale.
AgroNotizie è mediapartner dell'evento.
Biologia e controllo sostenibile della tignola rigata
Da qualche anno la
tignola rigata degli agrumi e della vite è sempre più presente in campo, soprattutto nel Sud Italia. La
Cryptoblabes gnidiella è spesso
confusa dagli agricoltori e dai tecnici con le più comuni tignolette come la
Lobesia botrana e l'
Eupoecilia ambiguella. Il professor
Salvatore Germinara, del dipartimento Dafne dell'Università di Foggia, ha cercato di
chiarire i dubbi descrivendo la morfologia e la biologia della specie.
Le
uova di
C. gnidiella sono inizialmente di colore bianco e diventano color miele a maturazione. Sono
deposte a gruppi di 3-6 unità all'interno dei grappoli a differenza di quelle di
Lobesia che sono deposte sugli acini esterni.
Se le
larve di
Lobesia sono giallastre in prima età e brune a maturazione, quelle di
C. gnidiella sono sempre giallastre all'inizio ma caratterizzate da
capo e protorace sin da subito
marroni, a maturazione si inscuriscono e compaiono
due tipiche fasce dorso laterali nerastre (da cui il nome tignoletta rigata).
Un carattere di fondamentale importanza per il riconoscimento di
C. gnidiella è la presenza sull'apice addominale della
crisalide di
due filamenti allungati ripiegati a gancio (uncinati).
L'
adulto di
C. gnidiella è caratterizzato da ali grigiastre con fasce trasversali più chiare, tipiche della specie. Un secondo carattere distintivo è visibile nel maschio e riguarda la
presenza sul terzo articolo antennale di un processo corniforme.
La tignoletta rigata
sverna come larva nei grappoli non raccolti. In Brasile, dove l'insetto è fortemente dannoso per gli agrumi, è stato registrato un numero di generazioni all'anno pari a 9. In Italia, perfortuna, le generazioni sono
3-4 all'anno. I danni delle prima generazioni sono poco importanti e riguardano per lo più l'
attacco dei boccioli fiorali. Sembra, infatti, che il peso dei grappoli e il numero di acini formati per grappolo non vari di molto in presenza di asportazioni sperimentali del 30% dei fiori. Danni peggiori saranno invece causati dalle generazioni successive,
antofaghe che si nutrono dei frutti e causano danni sia diretti (
cascola) che indiretti (
marciumi come
Botrytis).
Così come la
Lobesia, anche la
C. gnidiella attacca
piante ed essenza tipiche della macchia mediterranea ma con una maggiore
polifagia. La tignola rigata, infatti, è associata a circa 60 specie ospiti appartenenti a 30 famiglie botaniche differenti.
Dei
nemici naturali se ne sa ancora poco. Ad oggi, da osservazioni condotte in Toscana sembrano promettenti i due imenotteri endoparassitoidi larvali:
Itoplectis spp. e
Planerotoma spp..
Un controllo sostenibile è possibile applicando i principi della lotta integrata:
- monitoraggio delle popolazioni e degli stadi di sviluppo con metodi di confusione sessuale o disorientamento del maschio. Come sappiamo, il monitoraggio sarà fondamentale per rendere più efficiente l'uso dei prodotti fitosanitari perché permette di rilevare tempestivamente l'inizio dell'infestazione, ottimizzare i tempi di intervento e renderli quanto più mirati e localizzati con conseguente riduzione dell'impiego di insetticidi, riduzione del costo di controllo e riduzione dei rischi per la salute degli operatori e del consumatore. Vanno installate 2-3 trappole/ettaro con feromoni sessuali a partire da maggio, va eseguita un'ispezione settimanale per contare e rimuovere i maschi catturati;
- campionamento visivo analizzando dai 100 ai 200 grappoli/ettaro;
- i mezzi di lotta biologici come per Lobesia riguardano l'uso delle spinosine (Spinosad) e del Bacillus thuringiensis, entrambi mezzi di controllo larvicidi con diverso meccanismo d'azione che devono essere perciò opportunatamente alternati;
- i mezzi chimici convenzionali riguardano il metossifenozide o il tebufenozide, l'indoxacarb, il clorantraniliprole (per C. gnidiella due trattamenti su uva da tavola e un trattamento su uva da vino). Lobedia e C. gnidiella monitorate in provincia di Foggia mostrano delle curve di volo sfasate, per questo risulta necessario considerare l'applicazione di trattamenti specifici.
Una corretta fertilizzazione del vigneto
Al
Crea-Ve, Centro di ricerca viticoltura ed enologia di Turi (Ba), importanti esperimenti per valutare le conseguenze dei cambiamenti climatici in vigneto. L'incremento delle temperature sta provocando diversi effetti in vigneto: anticipo e riduzione della durata delle fasi fenologiche con ripercussioni negative sulla qualità e la quantità del prodotto finale, riduzione del contenuto di sostanza organica nel suolo e aumento dei danni da scottatura degli acini e dell'apparato fogliare.
Luigi Tarricone del Crea-Ve ha illustrato i risultati di una ricerca effettuata su un vigneto di uva da tavola (cultivar Italia) in provincia di Bari. La sperimentazione, condotta da
Tesan Puglia e
dall'azienda Racemus ha permesso di testare
l'ammendante compostato Bio Vegetal. La tesi "suolo concimato con Bio Vegetal" è stata confrontata con un testimone (suolo non concimato), un suolo seminato con leguminose da sovescio e un suolo concimato con fertilizzanti minerali semplici.
Bio Vegetal ha dimostrato
effetti positivi sulle caratteristiche carpometriche (produzione per pianta, peso grappolo e peso acino), sul
livello di maturazione delle uve,
sui parametri fisici dell'acino (resistenza al distacco e allo schiacciamento) e
sulla colorazione della buccia (incremento della componente gialla). Sono stati registrati, inoltre,
maggiori tassi di scambi gassosi di CO2 del suolo,
maggiore fotosintesi nei mesi estivi (in particolare a luglio) e un
incremento totale della produzione.
In qualità di ammendante compostato, il prodotto migliora la presenza di sostanza organica e quindi la
salute e la
fertilità del suolo.
Vigna & Olivo 2021 si concluderà, come da programma, con l'
appuntamento dedicato all'olivo che si terrà online il
19 marzo 2021.
Ecco il
link per l'iscrizione all'evento
Saluti
"Vigna & Olivo" si conferma ancora una volta l'incontro di riferimento per gli esperti del settore.
Gerardo Tedesco, presidente dell’Associazione "Vento di Maestrale" ha presentato così la giornata: "
L' importanza dell' evento Vigna & Olivo è giunto alla nona edizione, per le aziende operanti nei due comparti come quello viticolo e olivicolo", insieme a
Giacomo Carreras, presidente dell'Ordine dottori agronomi e dottori forestali provincia di Bari che ricorda: "i
l ruolo di primo piano dell' agronomo e l' importanza di questa figura professionale nelle filiere e nelle nuove sfide riguardanti la professione”.
Salvatore Germinara in qualità di vicepresidente dell'Associazione italiana per la protezione delle piante ha portato i saluti dell'Aipp, mentre
Vittorio Filì, presidente dell'Associazione regionale pugliese tecnici e ricercatori in agricoltura (Arptra) ha ribadito: "
Il valore dell'evento Vigna & Olivo dopo nove edizioni è diventato un riferimento per i tecnici impegnati nelle filiere che guardano al futuro in un ottica sempre più sostenibile".
Interventi
Le tignole della vite: biologia e controllo sostenibile
Salvatore Germinara – dipartimento Dafne dell'Università di Foggia
Innovazione e sostenibilità nel controllo dei parassiti e delle malattie della vite
Coragen® efficace controllo della tignoletta (Lobesia botrana) e rispetto degli insetti utili
Mario Bertoli - FMC
Linea vite Gowan: Innovazione e sostenibilità
Luigi Evangelista – Gowan
Strategie a residuo zero per la difesa della vite
Mauro Paolini – Manica
Difesa integrata della peronospora nelle fasi prefiorali
Domenico Bitonte – Sipcam
Zorvec: l'antiperonosporico indispensabile per la difesa del vigneto
Giuseppe Marino – Corteva Agriscience
La difesa antiperonosporica Adama
Vincenzo Losacco – Adama
Polithiol: soluzione ad ampio spettro per la difesa della vite
Giuseppe Depinto – Upl
Diffusori Shin-Etsu per la confusione sessuale
Francesco Savino – BIOGARD
®, divisione CBC (Europe) Srl
Belchim Italia: strategia per il controllo dell'oidio della vite
Marisa Rotolo – Bealchim Crop Protection
L'impegno di BASF per l'innovazione nella difesa della vite
Flavio Saccomanno – BASF Italia Agricultural Solutions Spa
La lotta antibotritica Biorazionale®: aggiornamenti tecnici per agricoltura biologica ed integrata
Marco Cocchianella - Sumitomo
Nuove opportunità per la difesa della vite
Roberto Balestrazzi – Nufarm
Orondis, le nuove strategie che cambiano le regole di gioco
Teodoro Membola – Syngenta Italia
Novità per una corretta fertilizzazione del vigneto
Come stimolare la crescita radicale ed aumentare il peso dei grappoli
Mario Losito – Biolchim
L'innovazione tecnologica del Cmi Roullier al servizio dell'agricoltura
Pasquale Dotoli – Timac Agro
Valutazione degli effetti di un ammendante compostato misto in viticoltura da tavola
Luigi Tarricone - Crea-Ve Centro di ricerca viticoltura ed enologia, Turi (Ba)